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Ghiacciaio Belvedere e Rifugio Zamboni Zappa, anello da Macugnaga (Verbania)

Piemonte

16 Ottobre 2021

s

Difficoltà

E
!

Dislivello

+ 985 m

Durata

6h15
$

Lunghezza

13 km (totali)

Un meraviglioso percorso ad anello che, partendo da Macugnaga alle pendici della parete est del Monte Rosa, porta fino al Rifugio Zamboni Zappa a 2.070 metri di quota, attraverso la morena del ghiacciaio del Belvedere.

Il sentiero prende il via dal comodo parcheggio nei pressi della partenza della funivia a Pecetto.
Per un primo tratto, fino all'Alpe Burki, segue una larga strada che d'inverno è una pista da sci. Dopo l'Alpe Burki, il percorso si infila in un bellissimo bosco di larici e sale attraverso dei fitti tornanti in cui si concentra buona parte del dislivello dell'escursione.
Superato il Rifugio Saronno, posizionato in una splendida radura lungo la salita, un ultimo tratto nel bosco porta fino al Belvedere, nel punto di arrivo della funivia.
Da qui, seguendo le indicazioni per il Rifugio Zamboni Zappa, si arriva sopra la grande morena del ghiacciaio del Belvedere.
Nel mese di ottobre in cui si è svolta l'escursione non resta che una piccola pozza di ghiaccio e l'attraversamento avviene quindi agevolmente (prestando solo attenzione mentre si scende verso la morena), seguendo comunque i paletti arancioni che indicano il percorso.
Risaliti dalla morena, il sentiero prosegue in falso piano lungo la cresta fino alle baite di Alpe Pedriola e poi, poco più in alto, fino al Rifugio Zamboni Zappa.

Dal rifugio è possibile fermarsi ad ammirare la splendida parete est del Monte Rosa dalla piana che si stende appena dietro il rifugio. Da qui è probabile avvertire i boati causati dallo scarico di ghiaccio dei vicini seracchi.

Dal Rifugio il sentiero ad anello prosegue lungo una strada in falso piano da cui ammirare la via percorsa all'andata e gli imponenti rilievi che ci circondano. Giunti ai Piani di Rosareccio, nei pressi della stazione della funivia abbandonata, il sentiero svolta a sinistra e prende a scendere, con pendenza sempre maggiore, fino all'Alpe di Rosareccio e poi, infilandosi nel bosco, ancora più in basso fino a ricongiungersi, nei pressi dell'Alpe Burki, con la strada percorsa all'andata.

L'escursione si è svolta nel mese di ottobre (il periodo consigliato per questa escursione è infatti giugno-ottobre). In questo secondo tratto (Rifugio Zamboni-Piani Rosareccio-Alpe Rosareccio) in diversi punti del sentiero erano presenti ampie chiazze di acqua ghiacciata alle quali prestare la massima attenzione.

Per problemi tecnici la traccia GPS si interrompe poco dopo i Piani di Rosareccio. Il sentiero è comunque sempre ben segnalato.

N.B. L'escursione descritta si è svolta in ottobre ed in totale assenza di neve. Le difficoltà, l'attrezzatura e l'esperienza necessaria per affrontare questo percorso sono maggiori in caso di presenza di neve/ghiaccio.

N.B. La descrizione si riferisce alle condizioni riscontrate alla data dell'escursione. Prima di intraprendere l'itinerario, informarsi sulle sue attuali condizioni e sull'eventuale presenza di neve e/o ghiaccio, per valutare la fattibilità dell'escursione e dotarsi dell'attrezzatura adeguata. Consultare sempre preventivamente i bollettini neve, valanghe e meteorologici.

TIPOLOGIA: Ad anello

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Download file: ghiacciaio belvedere rifugio zamboni zappa.gpx

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